Una nuova analisi ha trovato che gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata non-metastatico che hanno consumato più di 140 mcg al giorno di supplementi di Selenio hanno presentato un eccesso di rischio di morte per cancro alla prostata ( superiore a 2.5 volte ), rispetto a coloro che non hanno assunto Selenio.
Sulla base di questi risultati, i malati di tumore alla prostata dovrebbero evitare gli integratori a base di Selenio.
La nuova scoperta viene dall’analisi dei dati del Health Professionals Follow-up Study ( HPFS ).
Un totale di 4459 uomini con diagnosi di tumore alla prostata non-metastatico sono stati seguiti in modo prospettico dal 1988 al 2010.
I partecipanti hanno fornito informazioni sull'uso e sul dosaggio di integratori, a cadenza biennale, a partire dal 1986.
Gli uomini sono stati classificati in base a quanto Selenio stavano assumendo: meno di 80 mcg al giorno, dagli 80 ai 130 mcg al giorno, tra 140 e 250 mcg al giorno, e 260 mcg o più al giorno.
Durante un follow-up di 8.9 anni, sono stati documentati 965 decessi, il 23.4% dei quali a causa di carcinoma alla prostata e il 27.7% a causa di malattie cardiovascolari.
Rispetto ai non-utilizzatori, coloro che avevano assunto integratori di Selenio hanno presentato un aumento del rischio di mortalità per cancro della prostata.
Sulla base della analisi multivariata, gli uomini che hanno consumato la quantità più bassa di Selenio ( da 1 a 24 mcg/die ) dopo la diagnosi di cancro alla prostata avevano un rischio maggiore del 18% di mortalità per cancro della prostata rispetto ai non-utilizzatori ( hazard ratio, HR=1.18 ).
Questo rischio è aumentato al 33% negli uomini che hanno consumato tra 25 e 139 mcg di Selenio al giorno come supplemento ( HR=1.33 ) e del 160% tra gli uomini che hanno consumato 140 mcg di Selenio o più al giorno ( HR=2.60 ).
Sulla base di un'analisi compiuta su 3718 uomini seguiti per una media di 7.8 anni, non è stata osservata alcuna associazione statisticamente significativa tra la supplementazione di Selenio dopo la diagnosi di cancro alla prostata e il rischio di recidiva biochimica.
E’ stato riscontrato una modesta associazione inversa del 12% tra la supplementazione di Selenio e il rischio di mortalità generale ( HR=0.88 ) tra gli uomini che hanno assunto 140 mcg o più di un supplemento di Selenio al giorno rispetto a coloro non hanno fatto uso di integratori.
E’ stato anche rilevato che gli uomini che hanno utilizzato le più alte dosi di integratori di Selenio, dopo la diagnosi di cancro alla prostata hanno avuto una diminuzione, statisticamente significativa, del rischio di mortalità cardiovascolare del 36% ( HR=0.64; p per trend = 0.38 ). Questi uomini erano generalmente più sani.
Al momento della diagnosi, gli uomini che consumavano 140 mcg di integratori di Selenio o più al giorno svolgevano una più vigorosa attività fisica, fumavano di meno, stavano assumendo altri integratori, e avevano una maggiore probabilità di avere tumori allo stadio T1. ( Xagena2014 )
Fonte: Journal of National Cancer Institute, 2014
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