Non sono stati riportati chiari effetti ereditari epidemiologici di esposizione alle radiazioni negli esseri umani. Tuttavia, nessuno studio in precedenza ha esaminato la mortalità fino alla mezza età in una popolazione i cui genitori sono stati esposti a notevoli quantità di radiazioni prima del concepimento.
È stata valutata la mortalità nei figli dei sopravvissuti alla bomba atomica dopo 62 anni di follow-up.
In uno studio prospettico di coorte, sono stati valutati 75.327 bambini figli unici di sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki e di controlli non-esposti, nati tra il 1946 e il 1984, e seguiti fino al 2009.
Le dosi di radiazioni gonadiche dei genitori dai bombardamenti atomici rappresentavano le esposizioni primarie.
L'endpoint primario era la morte a causa di cancro o malattia non-cancerosa, sulla base dei certificati di morte.
Il follow-up è stato di 54.3 anni.
5183 partecipanti sono morti per la malattia.
L'età media dei 68.689 bambini sopravvissuti alla fine del follow-up era di 53.1 anni con 15.623 ( 23% ) di età superiore a 60 anni.
Per i genitori che sono stati esposti a una dose di radiazioni alle gonadi diversa da zero, la dose media è stata di 264 mGy.
Non è stata rilevata alcuna associazione tra esposizione a radiazioni delle gonadi materne e rischio di morte causata dal cancro ( hazard ratio, HR per variazione di 1 Gy dell'esposizione 0.891; P=0.36 ) o rischio di morte causata da malattie non-tumorali ( 0.973; P=0.69 ).
Allo stesso modo, l'esposizione paterna non ha avuto alcun effetto sulle morti causate dal cancro ( 0.815; P=0.14 ) o sulle morti causate da malattie non-oncologica ( 1.103; P=0.12 ).
L’età o il tempo tra l'esposizione dei genitori e il parto non ha avuto alcun effetto sul rischio di mortalità.
Gli effetti tardivi di esposizione alle radiazioni ionizzanti includono aumento dei rischi di mortalità, e i modelli degli effetti transgenerazionali dell'esposizione alle radiazioni prevedono più malattie genetiche nei figli di persone esposte alle radiazioni.
Tuttavia, i bambini di persone esposte alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki non hanno presentato indicazioni di effetti deleteri sulla salute dopo 62 anni.
Sono necessari studi epidemiologici integrati da tecniche molecolari sensibili per capire gli effetti complessivi dell'esposizione alle radiazioni ionizzanti sugli esseri umani prima del concepimento. ( Xagena2015 )
Grant EJ et al, Lancet 2015; 16: 1316-1323
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